COME DIVENTARE MISTERCome molti di voi sapranno, per poter allenare in società partecipanti ai campionati della F.I.G.C., bisogna avere il famoso patentino. O meglio, è richiesto in gran parte delle categorie a cui partecipa la squadra. Cominciamo con il dire che esistono numerose tipologie di patentino nel calcio. Il primo livello è quello di ISTRUTTORE SCUOLA CALCIO che consente di allenare nelle scuole calcio. Prevede un corso di 80 ore spalmato però su diversi mesi durante i quali sono previste lezioni in aula, sul campo, in affiancamento presso scuole calcio e arbitraggio di partite. Al termine si deve presentare una tesina e superare un test. L'accesso al corso è aperto a tutti ed oltre ed essere il primo passo nel mondo degli allenatori consente anche di acquisire 6 punti per il proprio curriculum da presentare alle domande di accesso ai livelli successivi. Il livello successivo esiste solo dalla stagione 2011/12 quando c'è stata una disputa marginale (sul calcio femminile!!) tra la LND e l'AIAC (con il gesto estremo del presidente Renzo Ulivieri che si incatenò in Federazione) in cui la LND ha deciso che per allenare nei propri campionati di 1°, 2° e 3° categoria nonchè gli Juniores Regionali non è più necessario il patentino UEFA B (di non facile acquisizione) ma basta entrare in possesso del nuovo patentino di ALLENATORE DILETTANTE.
I requisiti per accedere a questo corso (di 2 settimane) sono meno restrittivi:
Se ci si vuole specializzare nelle categorie giovanili ecco il nuovissimo ALLENATORE DI BASE - UEFA C.
A seguire il famoso e più importante a livello dilettantistico, il patentino da ALLENATORE DI BASE - UEFA B, che permette di allenare in tutti i campionati regionali (dai giovanissimi fino all'Eccellenza) fino al C.N.D.
Per entrare a questo corso però, si incontrano le prime difficoltà: Innanzitutto, prendendo come esempio una regione come il Lazio, possiamo affermare che durante una stagione vengono effettuati 2 o 3 corsi ognuno dei quali prevede 40 allievi. Di solito vengono presentate tra le 100/150 domande ma bisogna tener presente che se viene organizzato a Roma possono parteciparvi tutti i residenti nel Lazio mentre se viene svolto a Frosinone o Latina vale solo per i residenti di queste due città. Stesso discorso per Rieti e Viterbo. Altra nota dolente per Roma è che il corso, è quello dove spesso gli ex professionisti che intendono intraprendere la carriera di allenatore si segnano occupando i primi posti in graduatoria. Eh si perchè la speciale classifica di ammissione viene stilata in base alle stagioni da calciatore + il titolo di studio + eventuali titoli da allenatore + eventuali altri titoli. Lasciando perdere i professionisti ecco i punteggi da assegnare ad ogni stagione agonistica a partire dal 18° anno di età: C.N.D. 1,5 punti Eccellenza 1,0 punti Promozione 0,7 punti 1° categoria 0,5 punti 2° categoria 0,3 punti 3° categoria 0,1 punti Campionato Primavera 2,0 punti Campionato Berretti 1,0 punti I titoli di studio invece assegnano: Laurea in Scienze motorie 5,0 punti Diploma ISEF 5,0 punti Altri tipi di laurea 4,0 punti Diploma scuola media superiore 3,0 punti Dopodichè si possono aggiungere eventuali titoli da allenatore, tutti necessariamente documentati da certificazione della società di appartenenza: Allenatore di prima squadra partecipante alla 3° categoria 1,0 punti per ogni stagione Allenatore di prima squadra partecipante alla 2° categoria con deroga (significa che l'anno prima si ha vinto la 3° categoria) 2,0 punti per ogni stagione Allenatore di squadra del settore giovanile (con iscrizione all'albo del settore tecnico e tesseramento) 2,0 punti per ogni stagione Infine si possono aggiungere altri titoli conseguiti (e da qui si evince l'importanza del corso di ISTRUTTORE SCUOLA CALCIO (6,0 punti) anche se non si è interessati al settore giovanile): ISTRUTTORE GIOVANI CALCIATORI (tenuto fino al 1999) 8,0 punti ISTRUTTORE SCUOLA CALCIO 6,0 punti ALLENATORE CALCIO A 5 2,0 punti ALLENATORE CALCIO A 5 di primo livello 3,0 punti ATTENZIONE: questi 4 titoli NON SONO cumulabili tra di loro, cioè se ne può presentare uno solo. Come potete vedere i conteggi non sono difficili da effettuare ma il problema è raggiungere circa 23 punti (che di solito è la soglia minima per partecipare al corso di Roma) o 17 circa per quelli delle altre città. Purtroppo i computer ci sono da circa 10 anni e quindi le stagioni disputate sono difficilmente verificabili per chi ha iniziato a giocare negli anni 70, 80 e 90.... Anche le certificazioni di precedenti stagioni come allenatore in società non più esistenti mettono in difficoltà chi deve stilare le graduatorie di ammissione non potendo più avere dei riscontri oggettivi. Si stanno studiando dei sistemi alternativi, (anche la prova tecnica prima del corso è una farsa, persone che non sanno fare 2 palleggi si giustificano dicendo che erano portieri oppure si presentano con le stampelle dichiarandosi infortunati....) anche perchè chi non ha giocato a calcio non è detto che non sia un bravo allenatore (vedi sacchi, mourinho....) e viceversa.... E comunque una volta superato lo scoglio c'è da tener presente l'impegno che il corso stesso richiede: 5 settimane consecutive dal lunedì al venerdi (dalle 14,30 alle 20) più il sabato (dalle 9 alle 12) duranti i quali vengono trattate materie come tattica e tecnica calcistica, metodologia dell'allenamento, psicologia, carte federali, regolamento e medicina sportiva. Ognuna di queste sarà materia d'esame.... Sono previste inoltre una visita presso scuole calcio, giovanili professionistiche e valutazione di una partita di Eccellenza o Promozione... Dopo 10 ore di assenza si è fuori.... Preparatevi quindi ad un bagno di sangue e se, come me, dovete anche continuare a lavorare ed allenare, beh fatevi il segno della croce e preparate le carte per il divorzio.... Ovviamente però, una volta conseguito, ve lo incorniciate e ricordate i sacrifici che avete fatto per conseguirlo. Un ultima nota: nei corsi a Roma vi troverete con ex professionisti, beh devo dire che al mio corso c'erano Negro, Giannichedda e Longo, dimostratesi persone simpatiche ed alla mano, sempre presenti, anche alle cene di fine corso e disponibili a raccontare aneddoti delle loro carriere e a schierarsi in campo se chiamati dai compagni per presentare le proprie esercitazioni.... Anche questo è un piacevole ricordo... A questo punto non posso farvi che un grosso in bocca al lupo a tutti coloro che ci proveranno e diventeranno miei futuri colleghi! Per i più forti invece il passo successivo è il corso da ALLENATORE PROFESSIONISTA DI 2° categoria (per allenare in lega pro) ed ALLENATORE PROFESSIONISTA DI 1° categoria (serie A e B).... questi però sono per gli eletti |
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